Skip to main content

Ben tornati su questi schermi, Maia spera che le vacanze siano state rilassanti e spensierate…

Ma ormai agosto è passato e dobbiamo tornare a svolgere il nostro lavoro di divulgazione: oggi parliamo di corrette informazioni riguardo i farmaci in allattamento. Ebbene sì, la compatibilità tra farmaci e allattamento è un argomento tanto discusso, riguardo al quale ci sono tanti falsi miti e, permettetemi, tanta disinformazione (anche tra i professionisti sanitari delle più svariate categorie). Tutto ciò porta molte mamme a contattarci in momenti critici, dove si sentono quasi obbligate a scegliere tra l’allattamento e la terapia farmacologica, o in altri casi, ad allattamento già interrotto.

E come rispondere a queste mamme? Come rispondere magari anche a voi che siete approdate qui per sapere chi/cosa consultare prima di assumere un farmaco durante l’allattamento?

Position Statement sull'Uso dei Farmaci

Prima di tutto iniziamo dalle cose fondamentali, citando il Position statement sull’uso di farmaci da parte della donna che allatta al seno: “La salute della mamma in allattamento è fondamentale per quella del bambino e, in caso di malattia, può essere valutata l’opportunità di iniziare una terapia farmacologica o di non interromperla, qualora essa sia già in atto […] Un’informazione non adeguata pertanto può indurre un’inutile sospensione dell’allattamento o la rinuncia alla cura da parte della mamma, oppure il ricorso all’automedicazione ed in particolare a terapie alternative (omeopatici, integratori, fitoterapici), che non possono essere intese come pregiudizialmente più efficaci e più sicure.”. Da questa sezione si evincono quindi due cose molto importanti:

  • La salute della mamma è fondamentale e per questo non trascurabile
  • Una scorretta informazione può portare ad una sospensione dell’allattamento non necessaria o a cure alternative che possono essere dannose (sì anche i medicamenti di origine vegetale o i “semplici” integratori possono avere effetti dannosi sulla salute materna e del lattante se autosomministrati).

Cerchiamo quindi di vedere quali sono le informazioni corrette e come reperirle, al fine di poter valutare in modo consapevole il trattamento farmacologico e i suoi effetti sull’allattamento. In un prossimo articolo vedremo cosa significa assumere un farmaco in allattamento, che effetti ha sul latte e nel lattante.

Il Foglietto Illustrativo

Partiamo da un tipico scenario, la lettura del foglietto illustrativo, noto ai più come “bugiardino” (e se è stato chiamato così un motivo ci sarà…): molto spesso esso contiene la frase “controindicato in gravidanza e allattamento”, che nella maggior parte dei casi è posta lì a tutela legale per la casa produttrice, senza alcun riferimento scientificamente validato. Quindi diciamo pure che il foglietto illustrativo non è una fonte informativa molto valida, anzi rischia di portare ad una sospensione infondata dell’allattamento al seno. Allora che fare? Contattare il proprio curante (di qualsiasi branca della medicina esso sia)? Sicuramente è una strategia migliore della lettura del foglietto illustrativo… Ma, come l’esperienza di molte di voi ci insegna, il medico/ostetrica/professionista sanitario in genere non è un tuttologo, e molto spesso, con la miglior intenzione di non causare danno alla diade mamma bambino, suggerisce alla donna di interrompere l’allattamento in favore della terapia farmacologica perché non esperto/a della compatibilità del farmaco con l’allattamento.

A Chi Rivolgersi?

Quindi tutto è perduto? Assolutamente no, basta, come sempre, rivolgersi a chi è davvero specializzato in questo. Maia perciò vuole fornirvi un elenco di contatti utili:

  • Centro antiveleni di Bergamo – servizio informazione farmaci in gravidanza e allattamento. Numero verde 800 833 300, disponibile 24h/24. Direttamente dal sito internet leggiamo “la consulenza viene garantita sia telefonicamente, sia in occasione di visite ambulatoriali o di accesso al Pronto Soccorso. In caso di assunzione di farmaci in gravidanza valutiamo il rischio di teratogenesi, la possibilità di sostituire il farmaco a rischio con un altro a rischio minore e la necessità di diagnostica prenatale. Per i farmaci da assumere durante il puerperio valutiamo l’entità di passaggio di farmaco nel latte e il potenziale rischio per il bambino, la possibilità di sostituire il farmaco a rischio con un altro a rischio minore, la necessità di un monitoraggio clinico, e, molto più raramente, anche di laboratorio, del lattante”
  • Centro di riferimento regionale di tossicologia perinatale di Firenze: 0557946731
  • “Filo Rosso” di Roma: 065800897
  • E- lactancia: http://e-lactancia.org/, un sito scientificamente validato in cui digitare il principio attivo del farmaco (es: per la tachipirina digiteremo paracetamolo – in inglese, ma vi assicuro che la banca dati vi sostiene nella ricerca-). Per ogni principio attivo troverete una semplicissima scala colore:
    • Verde: rischio molto basso, compatibile con l’allattamento;
    • Giallo: rischio basso, generalmente sicuro, probabilmente compatibile, possibile rischio lieve, raccomandato un follow up;
    • Arancio: rischio alto, poco sicuro, valutare con attenzione. Utilizzare alternative più sicure o interrompere l’allattamento da 3 a 7 tempi di dimezzamento;
    • Rosso: rischio molto alto, non sicuro, controindicato. Utilizzare un’alternativa o cessare l’allattamento.

In aggiunta alla scala colore troverete delle indicazioni comportamentali su come mantenere ad esempio la produzione lattea in caso di farmaci poco compatibili.

  • Drugs and Lactation Database (LactMed): https://www.data.gov/applications/lactmed/, una banca dati americana, consultabile online, che raccoglie farmaci e integratori che possono interferire con l’allattamento al seno. Fornisce informazioni riguardo ai livelli del farmaco nel latte materno e nel sangue del lattante e i possibili effetti avversi nel lattante. È disponibile l’app sia per Android che Iphone, molto più intuitiva del sito internet. Rispetto a e-lactancia, è più “didattica”, utile per chi ricerca informazioni molto dettagliate, possibili farmaci sostitutivi, bibliografia. Forse poco pratica in urgenza, ma sicuramente molto ben fatta e approfondita.
  • Portale dell’Agenzia Italiana del Farmaco: http://www.farmaciegravidanza.gov.it/, se vogliamo giocare in casa, ecco un sito internet in cui cercare il principio attivo (tra quelli proposti) per sapere qualcosa di più del farmaco, soprattutto in gravidanza. Seppur meno dettagliato e ampio dei precedenti, ha il vantaggio di essere in italiano!

Nonostante questo grande elenco ci teniamo a ricordare una cosa: la maggior parte dei farmaci passa nel latte materno e, anche se come potrete vedere voi stessi, la maggior parte di essi, se assunti in dosi terapeutiche, non ha effetti sulla qualità del latte o sulla salute del neonato, NESSUN FARMACO PUÒ ESSERE CONSIDERATO ASSOLUTAMENTE SICURO (questo perché? Perché non vi sono studi a riguardo). Pertanto, se si intraprende una terapia farmacologica, è importante monitorare il bambino per un possibile rischio di reazioni avverse.

Della serie “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, non informarsi correttamente è peggio!”

 

A presto, Maia

 

Credits:

Leave a Reply